Conosciamo la nostra pelle?

LA NOSTRA CARTA D’IDENTITA’ BIOLOGICA

La pelle, per la sua complessità di strutture, può definirsi un vero e proprio organo.
Ciò significa che essa ha una sua propria autonomia tanto che alcune patologie di cui si ammala, sono proprie e confinate unicamente alla cute, ma nello stesso tempo è uno specchio che ci indica, con alcuni segni, le malattie di organi e apparati interni.

Ad un attento osservatore la cute fornisce altre informazioni circa l’età, lo stile di vita, le malattie trascorse sia fisiche che psichiche, talora indica il tipo di lavoro e la fotoesposizione, insomma molto è scritto sulla nostra pelle che rappresenta una vera e propria carta d’identità biologica.

Ma attraverso quale scrittura è possibile leggere tutti questi dati?

LE RUGHE

I principali indicatori sono le rughe, che si formano con il passare del tempo.

L’invecchiamento cronologico segue ineluttabilmente le leggi biologiche ed è, purtroppo, favorito ed amplificato da altri fattori quali le radiazioni ultraviolette ( degradano nel derma le fibre elastiche e quelle collagene che costituiscono il sostegno e l’impalcatura dell’epidermide), il fumo di sigaretta ( stimola la produzione di un enzima: la metalloproteinasi che degrada il collagene), la mimica facciale, i movimenti articolari ed infine la forza di gravità. In buona sostanza tutti questi agenti contribuiscono sostanzialmente alla formazione delle rughe ed all’ approfondimento di quelle già esistenti.

Le rughe non sono uguali tra loro poiché differiscono per forma, distribuzione e soprattutto per il meccanismo di formazione. Vediamo quali sono:

  • LA TRAMA CUTANEA

Chi ha esaminato la pelle con una luce radente ha potuto osservare che la cute, al pari di un tessuto, è dotata di una trama composta da linee di depressione che s’intersecano tra loro formando delle aree quadrangolari. Con il passare del tempo la trama subisce delle variazioni di forma. Nel bambino è poco visibile poiché le incisure sono molto superficiali e fittamente ordinate tra loro (foto 1).

trama cutanea

fig. 1- La trama cutanea, sono visibili i solchi che delimitano le aree quadrangolari

Dopo i 40-50 anni la trama si modifica radicalmente poiché le depressioni diventano più profonde sebbene più rare (foto 2).

La trama cutanea

fig.2- La trama cutanea, con il passare del tempo le aree quadrangolari diventano romboidali

Per le sue caratteristiche peculiari,  la trama cutanea contribuisce a definire, in grande misura, l’aspetto della pelle, dandoci informazioni sia sullo stato di salute che sull’ età del paziente. Pertanto è considerata un marker dell’ invecchiamento ed il target dei trattamenti cosmetici e medici contro le rughe.

  • LE RUGHE D’ESPRESSIONE

Forse non tutti sanno che sono un indice abbastanza fedele per stabilire l’età di un individuo, si stabilizzano verso i 30 anni per poi divenire più profonde con il passare del tempo e soprattutto con la fotoesposizione (fig. 3).
Naturalmente esiste un’ ampia variabilità tra gli individui.

Rughe d'espressione

fig.3- Le rughe d’espressione

Coloro che fanno largo uso della mimica facciale sviluppano un gran numero di rughe soprattutto dove si ha un elevato dinamismo muscolare, cioè sulla fronte per il corrugamento, ai lati e intorno alla bocca ed intorno agli occhi.
Talora vi può essere un’asimmetria sia di profondità che di estensione e ciò accade quando ad esempio un lato del volto è più dinamico dell’altro o perché durante il sonno si è soliti riposare con il capo appoggiato su di un lato.

  • LE RUGHE VERTICALI   o rughe di posizione

Quest’ultima abitudine è spesso causa della formazione di un altro tipo di rughe disposte verticalmente sulla fronte, sulle guance e sullo scollato: le rughe di posizione.Sono visibili al risveglio e scompaiono tanto più rapidamente quanto più sono integre le fibre elastiche e collagene.Con il passare del tempo le rughe verticali sono più durature per divenire permanenti nella cute senile ed in quella foto-danneggiata (fig 4).

rughe verticali

fig. 4-Le rughe verticali si formano prevalentemente durante il riposo notturno

Quest’ultima abitudine è spesso causa della formazione di un altro tipo di rughe disposte verticalmente sulla fronte, sulle guance e sullo scollato: le rughe di posizione.

Sono visibili al risveglio e scompaiono tanto più rapidamente quanto più sono integre le fibre elastiche e collagene.

Con il passare del tempo le rughe verticali sono più durature per divenire permanenti nella cute senile ed in quella foto-danneggiata (fig 4).

 

  • LE PIEGHE DA LASSITÀ CUTANEA

Anche la forza di gravità gioca un ruolo importante nella formazione delle rughe.
Tra i fenomeni biologici che caratterizzano la senescenza, alcuni cambiamenti strutturali modificano il volto: il riassorbimento osseo della mandibola, la degradazione delle fibre collagene e di quelle elastiche, la riduzione del tono muscolare e del pannicolo adiposo producono della cute in eccesso che, non essendo più sostenuta come un tempo, cede alla forza gravitazionale, favorendo la formazione delle pieghe da lassità cutanea ben evidenti nell’anziano (fig. 5 ,6 e 7).

 Rughe da lassità cutanea

fig. 5-Rughe da lassità cutanea

Fig. 6- Rughe da lassità cutanea

fig.7: Rughe da lassità cutanea e fotodanneggiamento

Cosa possiamo fare affinché la pelle mostri meno anni ?

Oggi il Dermatologo dispone di una vasta gamma di terapie che gli consentono, dopo un attento check up cutaneo, di scegliere quelle più idonee a soddisfare le necessità dei pazienti.

Nell’ambito dei programmi globali di ringiovanimento il Dermatologo può eseguire, a livello ambulatoriale, peelings superficiali e medio profondi che favoriscono il rinnovamento delle cellule epidermiche, la stimolazione del derma con produzione di nuove fibre collagene e la scomparsa delle inestetiche macchie solari. Tutto ciò produce un volto di aspetto più luminoso ed una cute più liscia, vellutata e di colorito uniforme.

Quando la perdita del turgore cutaneo e di elasticità iniziano a rendersi più evidenti è possibile stimolare, con terapie di biorivitalizzazione, le cellule del derma.  I fibroblasti aumentano la produzione di collagene, di elastina e di acido jaluronico endogeno ripristinando in gran parte la funzione di sostegno propria del derma con un visibile miglioramento del turgore cutaneo.

Nel caso di rughe profonde o quando si voglia correggere l’inestetismo in tempi brevi, si ricorre all’uso di fillers come l’ac. jaluronico ed altre sostanze (riassorbibili in tempi variabili), con i quali si riempie la depressione lineare con scomparsa immediata della ruga.
Qualora si decida d’intervenire con metodiche più radicali o quando il danno è più esteso, il laser e la radiofrequenza ci permettono di trattare con successo tutti i segni del fotodanneggiamento, gli esiti cicatriziali dell’acne, della varicella ed i capillari del volto.

Tutte queste metodiche e molte altre ancora ci consentono di ottenere, in grande misura, i risultati estetici desiderati, inoltre l’associazione di antiossidanti e di dermocosmetici selezionati ad hoc sono un valido ed indispensabile ausilio per il Dermatologo.

Dott.ssa Antonella Vilardo

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